Questo articolo è il primo di una serie che andrà a comporre la nuova sezione del blog Due A dedicata ai libri. Con questi articoli non è mia intenzione fare recensioni o critica ai libri da me letti ma soltanto condividere con il pubblico riflessioni e pensieri che scaturiscono dalla lettura di questi testi. L'ultimo obbiettivo è quello di indicare quali sono le conoscenze, che secondo il mio punto di vista, sono di certo utili per poter comprendere nel modo migliore il libro trattato.
Dopo aver partecipato alla conferenza dedicata a Klimt di Philippe Daverio e incuriosito dalla chiave di lettura storica su cui si era basato per spiegare in un modo anticonvenzionale la Secessione Viennese mi sono accinto a leggere con grande curiosità il libro L'arte di Guardar l'Arte, edito da Giunti nel 2012.
Questo testo è una raccolta di editoriali scritti dal direttore del giornale Art e Dossier Philippe Daverio.
Il libro propone un metodo di lettura dell'arte e dei concetti di questo tema attraverso un punto di vista diverso dal classico studio dell'argomento ma che porta a scoprire nuove sfaccettature del fare artistico tramite svariati collegamenti storici, culturali e addirittura di pettegolezzi.
La lettura di questo testo è senz'altro impegnativa ma la fortuna di essere diviso in piccoli brani, ognuno con un proprio inizio ed una propria fine, facilità di parecchio la comprensione di ogni uno di essi grazie anche alla scrittura molto fluida di Daverio che ti cala all'interno del contesto in modo molto coinvolgente
Senz'altro questo libro non è adatto per i profani della storia dell'arte attirati semplicemente dalla fama dell'autore. Sicuramente invece sarà molto interessante e utile per tutte le persone che hanno un grande interesse all'interno di questo argomento per comprendere le dinamiche storico culturali che stanno dietro a svariati fatti artistici della storia dell'uomo.
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