lunedì 10 dicembre 2012

Memorie d'Artista 10/12 al 16/12

Questa settimana nella mia consueta rubrica tratterò tre personaggi molto importanti del XX secolo. Due di questi sono senz'altro molto conosciuti a livello internazionale mentre il terzo comunque importante ma poco conosciuto. I tre artisti sono:

  • L'architetto Adolf Loos,
  • Il pittore Edvard Munch,
  • e il pittore, scultore, architetto ed ecologista Friedensreich Hundertwasser.

L'architetto Adolf Loos nasce a Brno il 10 dicembre 1870, figlio di uno scultore il giovane Loos inizia il suo percorso formativo all'Accademia di Arti e Mestieri di Reichenberg , per poi passare al Politecnico di Dresda. Nel 1982 si recò negli Stati Uniti dove visito da New York a Philadelphia, per potersi mantenere in questo periodo americano si dedico ai più disparati lavori fra i quali: il lavapiatti, il muratore, il disegnatore per cantieri,...ecc. Nel 1893 visitando l'esposizione internazionale di Chicago ebbe l'occasione di poter conoscere in modo più approfondito l'architettura statunitense rimanendo estasiato dai lavori di Luis Sullivan.
Dopo una breve sosta a Londra decide nel 1896 decide di stabilirsi a Vienna dove venne in contatto con grandi personalità delle avanguardie di quel momento. Inizialmente fece parte anche lui della Secessione, che però abbandonò presto già nel 1898, poichè considera il gusto proposto dal movimento ormai una realtà superata. Questa presa di posizione contraria al gruppo è in parte dovuta alla rottura dei rapporti con Joseph Hoffman, e al mancato incarico di progettare il palazzo della Secessione Viennese.
Dopo questo avvenimento Loos dichiara la sua passione per l'architettura anglosassone e nello stesso periodo fonda la rivista "Das Andere"  che introdusse in Austria questa nuova concezione di architettura.


Adolf Loos,
Das Andere,
1903
Il suo primo progetto costruito risale al 1903 dove fu incaricato di ristrutturare Villa Karma situata a Montreux in Svizzera. Questo intervento è caratterizzato dal rigoroso studio volumetrico.  Di pura ispirazione Wagneriana nell'edificio possiamo notare: l'impianto simmetrico, l'uso di superfici ampie e di coperture nette, che si contrappongono all'ordine dorico che segna l'ingresso.
Adolf Loos,
Villa Karma,
1903
Nel 1908 pubblica Ornamento e Delitto, un brevissimo saggio in cui approfondisce i suoi temi contro la politica della Secessione Viennese e esponeva la sua teoria di produzione di oggetti semplici e funzionali. Anche grazie a questo scritto Loos verrà in seguito considerato un padre fondatore del movimento Razionalista.
Negli anni a seguire fino al 1910 l'architetto si dedico alla sistemazioni di numerosi interni di importanti negozi nel centro di Vienna, di sicuro interesse sono: Cafè Museum, American Bar e il Knize.

Adolf Loos,
Cafè Museum.
Dal 1910 al 1922 Loos si dedica ai suoi più importanti progetti architettonici tra i quali: la casa Steiner e la Looshause in Michaellerplatz. In questo periodo inoltre perfeziona l'utilizzo del Raumplan ideato da lui, il quale dava altezze diverse ai vari ambienti dell'edificio creando così un'incastro di volumi.

Adolf Loos,
Looshause,
1910
Loos non fu però importante soltanto per i progetti realizzati ma anche per molti rimasti però sulla carta, fra questi sicuramente di grande interesse è il progetto per la nuova sede del Chicago Tribune, esso era un enorme grattacielo caratterizzato per la sua imponente forma di colonna ionica tutta ricoperta di marmo nero.


Adolf Loos,
Progetto per la nuova sede del Chicago Tribune,
1922
Nonostante la sua importante attività progettuale Loos continua a dedicarsi alle sue teorie e in particolar modo alla privazione di decorazioni sugli oggetti qualunque loro fossero. Un'importante frase che può far comprendere questa lotta contro la decorazione e l'artiginato è: "Noi ci trasciniamo nell'affanno quotidiano e ci affrettiamo per andare ad ascoltare Beethoven o ad assistere al Tristano. Cosa questa che il mio calzolaio non può fare. Non posso privarlo della sua gioia perché non ho nulla con cui sostituirla. Se però uno va ad ascoltare la Nona e poi si mette a fare il disegno per una tappezzeria, allora è un truffatore oppure un degenerato".
Adolf Loos muore a Vienna il 23 agosto del 1933.



Il secondo personaggio di cui tratteremo oggi è il pittore norvegese Edvard Munch nato a Løten il 12 dicembre 1863.
Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Oslo grazie ad una borsa di studio. Nello stesso periodo frequenta l'ambiente Bohemien Norvegese nel pieno del suo fervore culturale. Finita l'accademia nel 1885 si reca a Parigi dove le sue idee innovative si fanno più forti ed innovative anche in seguito all'incontro di Gauguin, Van Gogh, Toulouse-Latrec e Degas fino a delinearsi nella serie della Madonna, che se da un lato scandalizza l'opinione parigina dall'altro attira una piccola frangia di artisti.

Edvard Munch,
Madonna,
1885
Dopo la prima esperienza di Madonna, Munch creò la sua più celebre opera: "L'Urlo". Lo stesso autore sostiene di aver concepito l'opera in un pomeriggio durante il tramonto mentre camminava da un punto panoramico nella città di Oslo. Durante questa camminata si fermo di colpo immerso da quell'atmosfera rosso sangue che lo pervase di una sensazione di paura e terrore che gli procurò un'attacco di panico.

Edvard Munch,
L'Urlo,
1893
Nel 1892 Munch espone a Berlino una cinquantina di suoi dipinti che scaturirono una dura critica, tant'è che dopo una sola settimana la mostra deve chiudere. La permanenza di Munch a Berlino si protrae fino al 1908 interrotta soltanto da un breve viaggio a Parigi. La fama non gli concede però la felicità, cerca di attutire questo sentimento nell'alcool, il periodo è travagliato e si ricovera in una casa di cura a Copenaghen.
Nel 1914 arriva il momento in cui la sua arte viene accettata dalla critica, diventa membro dell'Accademia tedesca delle Arti e dell'Accademia bavarese di Arti Figurative. Nella sua vita nel 1937 ebbe anche la sfortuna di conoscere le persecuzioni naziste.
Edvard Munch muore a Ekely il 23 gennaio 1944, lasciando in eredità tutti i suoi averi e le sue opere al comune della Capitale.


L'ultimo personaggio di qui parleremo questa settimana è il pittore, scultore e architetto Friedensreich Hundertwasser. Nasce a il 15 dicembre 1928 e trascorre l'infanzia con la madre Elsa, di origini Ebraiche. frequento per un'anno la scuola Montressori di Vienna che abbandonò presto per l'elevato costo e per volonta della madre che non credeva fosse quello il genere di insegnamenti adatti al figlio. Con l'annessione dell'Austria al Terzo Reich e con l'arrivo delle leggi razziali dovette frequentare la gioventù hitleriana per evitare le persecuzioni delle S.S..

Friedensreich Hundertwasser,
Kunsthause Wien,
1989-91
Nell'adolescenza Hundertwasser nel 1943 comincia a raccogliere i fiori e a disegnare dal vero per la maggior parte scorci della vecchia Vienna e foreste. Le sue prime opere giovanili non denotano affatto il clima delle guerra anzi i suoi disegni sono sereni calmi e armoniosi. Risale al 1946 la decisione di usare la pittura come mezzo di espressione. Terminò il liceo nel 1948 e frequento l'Accademia di belle arti di Vienna.
Gli studi accademici lo iniziano alla conoscenza del nudo e del disegno figurativo. Non completò il percorso accademico perchè lo considerava noioso e lo lasciava indifferente.

Friedensreich Hundertwasser,
Hundertwasser Hause,
1983-86
Poco dopo l'abbandono dell'accademia si recò a Parigi dove venne in contatto con le scuole di oltre oceano dell'action painting di cui non condivideva lo spreco di colore e dell'architettura Razionalista di cui divenne un acerrimo antagonista.
Le sue opere più interessanti però le troviamo nell'ambito dell'architettura dove progettò ben 37 edifici. Senz'altro uno dei suoi ispiratori nella storia dell'architettura è l'architetto spagnolo Gaudì ed è facilmente visibile in quasi tutte le sue opere dove utilizza frequentemente la tecnica del Trencadìs. Le opere più importanti sono: la Hundertwasser hause di Vienna, l'Inceneritore Spittelau di Vienna e la KunstHauseWien.

Friedensreich Hundertwasser,
Inceneritore Spittelau,
1988-97


Hundertwasser ci lascia il 19 febbraio 2000 e tutt'ora continua a far discutere per le sue idee innovative nel campo dell'ecologia.

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