- Il pittore Jean-Michael Basquiat,
- l'architetto Joseph Maria Olbrich,
- e il pittore Paul Klee
Jean-Michel Basquiat nasce a Brooklyn il 22 dicembre 1960. Basquiat comincia a manifestare interesse per il disegno già al eta di quattro anni, ispirato dai cartoni animati televisivi. L'amore per l'arte gli viene trasmesso dalla madre, che lo porta spesso in visita al Museo di Brooklyn al Metropolitan e al museo di Arte Moderna di New York.
Con l'amico Basquiat acquisisce la piena consapevolezza della sua vocazione artistica, i due inoltre iniziano a produrre dei grafiti sulle pareti della città di New York firmandosi come SAMO, Same Old Shit (letteralmente Sempre la Stessa Merda). Nonostante il grande successo in ambiente underground il sodalizio fra i due termina nel 1978. Da quel momento Basquiat non utilizzerà più il nome SAMO.
Jean-Michael Basquiat, Samo is Dead, 1978 |
Nel 1978 smette di frequentare la scuola e si trasferisce a vivere dal padre dove per guadagnare tenta di vendere delle cartoline da lui decorate. Grazie a queste cartoline cambiò vita, infatti nell'atto di vendere questo suo materiale nel ristorante SoHo, Basquiat avvicina Henry Geldzahler ed Andy Warhol, il quale comprerà alcune sue opere.
Passarono alcuni anni prima che però l'artista riusci ad entrare nella Factory del re della pop art.
Nel 1980 partecipa al Time Square Show, retrospettiva organizzati da artisti e pubblicizzata dalla COLAB e dalla Faschion Moda. Con questo evento si sancisce la nascita di due nuovi movimenti newyorkesi: il Neopop della Downtown e il Rap e i Grafiti della Uptown.
La prima mostra personale di Basquiat avviene nel marzo 1982 a Modena e, contemporaneamente a New York nella galleria di Annina Nosei, riscuotendo pareri favorevoli si a dal pubblico che dai critici. La Svizzera ospita una sua retrospettiva. Rientrato in america, produce un disco Hip Hop e nello stesso periodo conosce Madonna, con la quale ebbe una breve storia ma a cui rimane molto legato tanto che la pop star finanziò dieci anni dopo una retrospettiva al Whitney Museum e nel 1996, nove anni dopo la sua morte, pubblicò un breve ma risentito ricordo sul Guardian.
Nel 1983 stringe un amicizia con Andy Warhol, il quale lo aiuta a sfondare come artista internazionale.
I dipinti di Basquiat erano caratterizzati in immagini rozze e infantili facendo riferimento all'art Brut. L'elemento caratterizzante dell'opera di Jean-Michael è l'utilizzo di parole negli sfondi che a delle volte vengono coperte dai soggetti in primo piano suscitando così un sentimento di curiosità nell'osservatore.
Basquiat, |
Nel 1984, insieme ad Warhol e a Francesco Clemente, inizia una collaborazione per creare dipinti a sei mani. Nel settembre dello stesso anno alcune di queste opere verranno esposte a Zurigo, nello stesso periodo il New York Times definisce Basquiat "la mascotte di Warhol". Questo fatto e il forte utilizzo di droghe porta l'artista a frequenti disturbi psichici.
Negli anni seguenti si susseguono molte mostre di Jean-Michael in tutto il mondo fino alla interruzione dei rapporti con il suo agente Mary Boone. Nel 1987 con la morte di Warhol entra in una grande fase di tossico dipendenza per poter superare la morte del re della pop art.
Basquiat, Warhol, Clemente |
Basquiat espone ancora nella galleria del cugino a New York, nello stesso periodo inizia una disintossicazione da eroina che non porterà mai a termine. Muore il 12 agosto del 1988 a ventisette anni per un'overdose di eroina.
Il secondo personaggio di qui parleremo è l'architetto della secessione viennese Joseph Maria Olbrich.
Olbrich nasce a Troppau il 22 dicembre 1887. Studia a Vienna prima alla scuola di Arti e Mestieri e poi all'Accademia di Belle arti della stessa città. Nel 1893 lascia gli studi anche all'Accademia per iniziare a lavorare presso lo studio dell'importante architetto viennese Otto Wagner. Nello stesso anno con l'aggiudicazione del Premio Roma dovette smettere momentaneamente il suo lavoro per poter intraprendere il viaggio che lo portò in Italia e nell'Africa del Nord, al suo ritorno nel 1984 riprese il suo lavoro nello studio di Wagner.
Joseph Maria Olbrich, Casa Stohr, 1899 |
Nel 1897 partecipa alla fondazione del movimento artistico culturale della Secessione Viennese con Gustav Klimt, Josef Hofmann e Koloman Moser. Nello stesso anno progetta, sui suggerimenti del presidente Klimt, il suo più celebre edificio, il Padiglione espositivo della Secessione Viennese in Friederichstrasse a Vienna, monumento dello Jugendstill.
Joseph Maria Olbrich, La Secessione Viennese, 1897 |
Nel 1899 il granduca Ernesto Luigi d'Assia lo chiamò a collaborare alla creazione della "Colonia di Artisti" di Damstad, inaugurata il 1901. Olbrich muore il 1901 per una leucemia.
L'ultimo personaggio di questa settimana è l'artista Paul Klee.
Klee nasce in un piccolo comune nei pressi di Berna il 1879, qualche tempo più tardi però la famiglia si sposto nella capitale svizzera.
Fra il 1898 e il 1901 si trasferì a Monaco di Baviera dove frequento l'Accademia di Belle Arti ed entro in contatto con lo Jugendstil. Nel 1911 conobbe molti artisti fra cui anche Kandinskij con il quale in futuro partecipò alla creazione dell movimento astrattista del Cavaliere Azzurro con il quale esporrà a Berlino.
Paul Klee, Palloncino Rosso, 1922 |
Decisivo per l'artista fu il suo viaggio a Tunisi e ad Hammamet con Louis Moillet e Macke nel 1914. Da quel Momento Klee si rese conto di aver padronanza completa dei colori prediligendo quelli caldi tipici di quella zona del mondo.
La sua consacrazione artistica avviene al ritorno dalla prima guerra mondiale, nel 1919 una sua esposizione a Monaco lo porta alla ribalta internazionale. L'anno seguente il direttore del Bauhaus Walter Gropius lo chiama per insegnare pittura nella sua scuola. Klee entusiasta di questa opportunità si applicò in modo profondo alla attività didattica, questo gli diede la possibilità di organizzare in maniera sistematica alla parte teorica del suo fare artistico.
Paul Klee, Sole nascente, 1919 |
L'esperienza del Bauhaus si conclude nel 1931 ma successivamente occupò la cattedra di pittura dell'Accademia di Dusseldorf. Ma soltanto alcuni anni dopo dovette dimettersi da questo ruolo su obbligo del regime nazista che considerava l'arte di Klee e di molti suoi contemporanei "arte degenerata".
Morì nel 1940 nella città di Muralto, vicino a Lucarno.
Chiedo per l'ennesima vota scusa a tutti gli affezionati lettori per il ritardo di questa uscita ma l'attività universitaria mi occupa sempre più tempo e mi impedisce spesso di poter concludere questo articolo per il classico giorno d'uscita del lunedì!
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